Sulla strage di Orlando, Florida - giugno 2016
La riporto sul suo blog con una mia breve riflessione.
L'odio ma anche la paura della diversità, hanno armato la mano del killer.
Aveva talmente paura dei gay, dei diversi, che ha usato quest'arma da guerra.
Chi reagirà a questa strage fomentando l'odio e la paura, armerà altri killer.
Alessandra
Iolanda Raspollini, nota sulla strage di Orlando.
La strage consumata nella discoteca gay di Orlando in America da un "soldato del Califfato" ha suscitato in me, oltre ad un profondo turbamento, anche un forte desiderio di difendere, in qualche modo, i valori fondamentali dell' umanità così orribilmente offesi.
Contro l'odio omofobo occorrerebbe una convinta rivoluzione culturale. Purtroppo vediamo che, anche tra noi, essa incontra grossi ostacoli come l'ignoranza e il pregiudizio.Contro di essi propongo una sintesi delle considerazioni espresse sull'omosessualità, da alcuni enti particolarmente autorevoli come la Scienza, la Chiesa cattolica, i Cattolici conservatori, i Cattolici progressisti e lo Stato italiano.
La Scienza
Sulla base di studi approfonditi e universalmente condivisi, la scienza considera l'omosessualità una variante dell'orientamento sessuale del tutto naturale, come l'eterosessualità.
Gli Studi di Genere, un approccio multidisciplinare allo studio della sessualità umana, nato in America tra gli anni '70 e '80 del '900 e diffuso in Europa negli anni '80, individua una differenza tra due aspetti dell'identità comunementi intesi come un' unica cosa: il sesso e il genere.
Il sesso è costituito da un insieme di caratteri biologici, fisici e anatomici che formano il maschile e il femminile; il genere si costruisce mediante la cultura, le tradizioni e la storia sulle cui basi si fondano i comportamenti secondo la percezione che ciascuno o ciascuna ha di sé. Per questo, maschio o femmina si nasce, uomo o donna si diventa.
Nel 1990 l' Organizzazione Mondiale della Sanità ha tolto l'omosessualità dal catalogo delle malattie mentali.
La Chiesa cattolica
A pagina 575 del "Catechismo" edito dalla Libreria Editrice Vaticana nel 1992, a proposito dell'omosessualità scrive: "La genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile.
Appoggiandosi alla Sacra Scrittura che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una complementarietà affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati".
A partire dalla metà degli anni '50 del '900 l'omosessualità, per secoli tabù, venne considerata con più attenzione grazie alla maggiore visibilità dei gay, ma crebbe, nei suoi confronti, l'omofobia specialmente da parte del popolo cattolico più conservatore. Papa Francesco, nelle rare occasioni in cui è intervenuto sull'argomento, è parso orientato piuttosto al punto di vista tradizionale.
A pagina 575 del "Catechismo" edito dalla Libreria Editrice Vaticana nel 1992, a proposito dell'omosessualità scrive: "La genesi psichica rimane in gran parte inspiegabile.
Appoggiandosi alla Sacra Scrittura che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, la Tradizione ha sempre dichiarato che gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati. Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una complementarietà affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati".
A partire dalla metà degli anni '50 del '900 l'omosessualità, per secoli tabù, venne considerata con più attenzione grazie alla maggiore visibilità dei gay, ma crebbe, nei suoi confronti, l'omofobia specialmente da parte del popolo cattolico più conservatore. Papa Francesco, nelle rare occasioni in cui è intervenuto sull'argomento, è parso orientato piuttosto al punto di vista tradizionale.
I Cattolici conservatori
Esortati da vari esponenti della gerarchia ecclesiastica, hanno via via organizzato campagne molto accese contro il cosiddetto "gender" cioè il genere da essi ritenuto una specie di complotto messo in campo dalle lobbies gay contro la famiglia tradizionale. Tali campagne, supportate con grande durezza verso la cultura laica dal cardinale Angelo Bagnasco presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), hanno prodotto un tipo di propaganda basato su informazioni false o manipolate come si può notare dagli scritti apparsi su volantini, cartelloni, slogans diffusi nelle piazze, nelle scuole e nelle famiglie.
I Cattolici progressisti
Hanno espresso, fin dall'inizio, critiche fondate riguardo alle campagne dei conservatori contro il "gender". Numerosi sacerdoti e laici attivi nei movimenti che, a partire dal Concilio Vaticano II°, contribuiscono in vario modo alla crescita della Chiesa del Vangelo in contrasto con quella del Potere, hanno fatto sentire la loro voce. Gruppi di omosessuali cattolici hanno esposto con grande coraggio le loro considerazioni. Personalità maschili e femminili della cultura teologica e filosofica, scrittori e insegnanti famosi hanno prodotto opere illuminanti sul grave e persistente problema della discriminazione nel campo sessuale.
Lo Stato italiano
In relazione ai tragici fatti accaduti, nell'aprile del 2014, a vari adolescenti omosessuali vittime di gravissime violenze nell'ambito della scuola, lo Stato intervenne attraverso l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazione Razziale (UNAR), commissionando all' Istituto A.T.Beck - associazione di psicologi e psicoterapeuti - l'allestimento di tre opuscoli, uno per ogni ordine di scuola, dedicati agli insegnanti allo scopo di attivare interventi educativi e formativi contro il bullismo omofobico.
Di fronte a questa iniziativa, il ministro della Pubblica Istruzione, forse consigliato dalla gerarchia cattolica, bloccò immediatamente la pubblicazione degli opuscoli di cui non si è più avuto notizia.
Riconoscimento dei diritti civili alle coppie omosessuali.
E'in atto nella maggior parte dei Paesi europei.
Dopo innumerevoli e vani tentativi di ottenere leggi adeguate nel nostro Paese, vista anche la condanna inflitta dal tribunale di Strasburgo nel 2015 all' Italia, rea di aver violato l'articolo 8 della Convenzione dei Diritti Umani, si è giunti allo storico SI alla Camera dell'11 maggio 2016 quando le unioni civili hanno avuto finalmente una legge dallo Stato italiano.
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Sulla strage di Orlando